Quel rientro che non fa dormire

La fine delle vacanze e il rientro al lavoro possono provocare la sindrome da rientro, fra i cui sintomi c’è anche l’insonnia. Come combatterla?

Settembre è arrivato, le vacanze sono finite e il rientro in città coincide con il ritorno a scuola e al lavoro. Rilassati e abbronzati riprendiamo i ritmi consueti della nostra vita, eppure la notte fatichiamo ad addormentarci, i nostri sonni sono agitati e i risvegli frequenti. Perché?

La sindrome da rientro

Sono chiari sintomi della “post-vacation blues”, o sindrome da rientro, un disturbo che in varie forme affligge circa il 35% della popolazione, con forti incidenze soprattutto nella fascia d’età fra i 25 e i 45 anni. Si tratta di un disturbo dell’adattamento che manifestarsi sia con sintomi comportamentali come eccessiva irritabilità, che fisici come disturbi digestivi e insonnia. Quest’ultima è fra le più comuni, frutto anche del fatto che spesso in vacanza alteriamo i nostri normali ritmi. Stacchiamo la spina dagli stress quotidiani, ci rilassiamo e ci dedichiamo a noi stessi e al divertimento. Il cambiamento di stile di vita e la libertà di scegliere cosa e quando farlo riattivano i ritmi circadiani, responsabili dell’alternanza sonno-veglia, regalandoci sonni tranquilli e rilassati.

Un rientro soft

Al rientro in città il nostro corpo deve riabituarsi a ritmi e orari dettati da lavoro, scuola e impegni personali. Spesso non riusciamo a concedergli il tempo necessario per l’adattamento, ma veniamo subito catapultati nella nostra frenetica routine. Il primo passo per evitare la sindrome da rientro è quindi evitare un ritorno troppo brusco, gustatelo come avete fatto con la partenza. Prendete un giorno per riambientarvi, riprendendo contatto con la realtà e sistemando le valigie con calma. Sul lavoro ricominciate gradualmente, senza sovraccaricare d’impegni la prima settimana e magari lasciando i compiti più gravosi per il secondo o il terzo giorno.

Conservate le buone abitudini

Approfittate del periodo di vacanza per perdere qualche pessima abitudine come addormentarvi davanti alla TV accesa o lavorare al PC prima di andare a dormire. Gli stimoli luminosi eccitano il cervello, ritardando l’incombere del sonno. Imparate anche a ritagliarvi ogni giorno un po’ di spazio da dedicare ad un’attività rilassante, che può essere la lettura di un buon libro prima di addormentarvi o scendere prima dalla metro e fare una breve passeggiata all’aperto per godervi le ultime giornate estive.

Cibo e sonno

Le vacanze sono quel periodo in cui ci concediamo più facilmente piccoli vizi, come cibi elaborati e pesanti o bevande alcoliche. Per avere meno problemi ad addormentarvi curate l’alimentazione: una cena leggera con alimenti ricchi di acqua e vitamine, come frutta e verdura, ma anche cereali e formaggi freschi. Inoltre non coricatevi subito dopo cena, una cattiva digestione può far diventare la nottata un vero incubo.

Potete ricorrere anche ad alleati naturali come le tisane di camomilla, biancospino e melissa che conciliano il sonno. Esistono rimedi omeopatici e fitoterapici come: cospargere il cuscino con gocce di olio di lavanda, che è un tranquillante naturale; oppure gli integratori come la teanina, contenuta nel tè verde, che stimola il rilascio di serotonina responsabile di alleviare lo stress e favorire un sonno sereno.

Confidate nel weekend

Se nessuna di queste soluzioni ha funzionato contro la vostra sindrome da rientro, ricordate che ci sono sempre i weekend per recuperare la serenità! La sola idea del fine settimana ha un effetto benefico sul fisico e sulla psiche. Se vi fa sentire meglio organizzate un weekend lungo o fuori porta: pensare a una nuova occasione per staccare la spina mitigherà l’impatto del rientro e prolungherà la sensazione di vacanza.



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