10 curiosità sui sogni

In occasione della Giornata Mondiale dei Sogni ci siamo chiesti: Cosa sono i sogni? Ricordi di eventi passati? Fantasie e paure intime? Proiezione del nostro inconscio? Che cosa influenza i sogni? Nell’ultimo secolo sono state formulate decine di teorie, ma nessuna è mai stata universalmente accettata.

Quasi un secolo di studi ha però portato ad alcune scoperte, di seguito abbiamo raccolto le 10 curiosità sui sogni più interessanti:

1. Nei sogni non possiamo leggere.

La maggior parte delle persone non riesce a leggere nei sogni. Che si tratti di cartelloni o libri le lettere appaiono confuse e illeggibili. Si suppone che il fenomeno sia dovuto alle aree vengono o disattivate durante il sonno, concentrandovi sulla lettura potreste improvvisamente realizzare che state dormendo! Allo stesso modo nei sogni non riuscirete mai a leggere un orologio: ogni volta vi dirà un’ora diversa.

2. Sogni a colori o in bianco e nero?

Il 75% delle persone sogna a colori, con una predilezione verso le tonalità pastello. Solo una ristretta minoranza è in grado di sognare in bianco e nero. Secondo uno studio fatto nel 2008 dall’Università di Dundee ci sarebbe una stretta correlazione fra questa capacità e la generazione over 50, che ha vissuto l’infanzia nel periodo della TV in bianco e nero, dato che evidenzierebbe una forte influenza della TV sull’attività onirica.

3. Sonno e odori

Altro elemento d’influenza nei sogni sono odori e profumi. Una ricerca pubblicata dalla rivista “New Scientist” evidenzia come il contatto con un odore sgradevole mentre si sogna condizioni anche il prodotto dell’attività onirica in modo spiacevole, anche se non direttamente correlata all’odore stesso. Una possibile spiegazione starebbe nel fatto che gli odori accedono direttamente all’inconscio, dove hanno origine i sogni.

4. L’ansia è lo stato d’animo più comune

Il lavoro del ricercatore americano Calvin Hall ha evidenziato come le emozioni negative tendano a prendere il sopravvento nei sogni. L’ansia è in assoluto lo stato d’animo più diffuso nei 50.000 resoconti che hanno costituito la base di questa ricerca. Due le possibili spiegazioni: la prima è legata alle nei mondi onirici ci troviamo spesso in situazioni inusuali senza appigli logici, oppure semplicemente perché emergono i nodi insoluti nati durante il giorno.

5. Sogni dolorosi

Secondo alcuni studi il dolore riesce a superare la barriera tra veglia e sonno. Dolori intensi possono dare vita a veri e propri incubi, ma secondo l’ospedale di Montreal anche il semplice formicolio ad un piede può generare sogni in cui si hanno fastidi ai piedi.

6. Sogni… Internazionali!

Se come appurato il sogno è influenzato dalle nostre esperienze personali, ci sono alcuni temi comuni a tutti gli individui e le culture: essere inseguiti, cadere nel vuoto, sentirsi paralizzati, volare, arrivare in ritardo, trovarsi nudi in pubblico e… Tornare a scuola per un esame a sorpresa!

7. Cosa sognano uomini e donne?

Recenti studi hanno dimostrato come il 70% dei sogni degli uomini abbia per oggetto altri individui di sesso maschile, mentre le donne tendono a sognare soggetti maschili e femminili in egual misura.

8. Chi più sogna meglio ricorda

Un esperimento condotto alla Harvard Medical School ha dimostrato che coloro che dopo la lettura cadono in un sonno ricco di sogni ricordano meglio di coloro che non fanno molti sogni. Questo perché durante il sonno profondo il cervello si darebbe da fare per trovare collegamenti tra le cose appena apprese e quelle già memorizzate.

9. Le persone che ricordano i loro sogni mostrano attività cerebrale diversa

Di norma il 90% dei sogni viene dimenticato 10 minuti dopo esserci svegliati, ci sono però alcune persone che riescono a ricordarli con maggiore facilità. Uno studio del 2014 ha scoperto che queste persone sono molto più reattive ai suoni durante il sonno e registrano un’attività spontanea in una parte del cervello chiamata giunzione temporo-parietale. Queste differenze sarebbero evidenti non solo durante il sonno, ma anche in fase di veglia.

10. Anche la posizione conta

Nel 2012 il ricercatore Calvin Kai-Ching Yu ha scoperto che la posizione in cui ci addormentiamo influenza la nostra attività onirica. Secondo questo studio chi dorme sul fianco destro tende a fare sogni positivi, mentre dal lato sinistro vi sarebbe una maggiore possibilità di brutti sogni, coloro che dormono invece a pancia in giù sembrerebbero più soggetti ai sogni erotici. La posizione sulla schiena invece sarebbe la peggiore in assoluto perché favorisce incubi e agitazione notturna.

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